Lo sviluppatore energetico australiano Woodside Energy ha presentato una proposta all'Agenzia per la Protezione Ambientale dell'Australia Occidentale per l'installazione di un impianto solare da 500 MW. L'azienda spera di utilizzare l'impianto solare per alimentare i clienti industriali dello stato, tra cui l'impianto di produzione di GNL di Pluto, gestito dall'azienda stessa.
A maggio 2021, l'azienda ha dichiarato di voler costruire un impianto solare su scala industriale vicino a Karratha, nel nord-ovest dell'Australia Occidentale, e di alimentare il suo impianto di produzione di GNL di Pluto.
Nei documenti pubblicati di recente dalla Western Australian Environmental Protection Agency (WAEPA), si può confermare che l'obiettivo di Woodside Energy è quello di costruire un impianto di generazione di energia solare da 500 MW, che includerà anche un sistema di accumulo a batterie da 400 MWh.
"Woodside Energy propone di costruire e gestire questo impianto solare e il sistema di accumulo di batterie nella Maitland Strategic Industrial Area, situata a circa 15 chilometri a sud-ovest di Karratha, nella regione di Pilbara, nell'Australia Occidentale", si legge nella proposta.
Il progetto di accumulo solare sarà implementato su un'area di 1.100,3 ettari. L'impianto solare sarà dotato di circa 1 milione di pannelli solari, oltre a infrastrutture di supporto come sistemi di accumulo a batteria e sottostazioni.
Woodside Energy ha affermato cheenergia solareL'impianto fornirà elettricità ai clienti attraverso il Northwest Interconnection System (NWIS), di proprietà e gestito da Horizon Power.
La costruzione del progetto sarà realizzata in fasi, per una potenza di 100 MW ciascuna, con tempi di costruzione previsti dai sei ai nove mesi per ogni fase. Sebbene ogni fase di costruzione produrrà 212.000 tonnellate di emissioni di CO2, l'energia verde prodotta da NWIS può ridurre le emissioni di carbonio dei clienti industriali di circa 100.000 tonnellate all'anno.
Secondo il Sydney Morning Herald, più di un milione di immagini sono state scolpite nelle rocce della penisola di Burrup. L'area è stata candidata per la Lista del Patrimonio Mondiale a causa del timore che gli inquinanti industriali possano danneggiare le opere d'arte. Tra gli impianti industriali della zona figurano anche l'impianto di GNL Pluto della Woodside Energy, l'impianto di ammoniaca ed esplosivi della Yara e il porto di Dampier, da cui la Rio Tinto esporta il minerale di ferro.
La Western Australian Environmental Protection Agency (WAEPA) sta ora esaminando la proposta e offre un periodo di sette giorni per i commenti pubblici; Woodside Energy spera di iniziare la costruzione del progetto entro la fine dell'anno.
Data di pubblicazione: 10-08-2022